I contratti di franchising devono rispettare le regole stabile dal Reg. (UE) 330/2010 relativo agli accordi verticali. In particolare, esso si applica agli “accordi verticali tra imprese riguardanti l’acquisto o la vendita di beni e servizi” ossia agli accordi conclusi tra operatori che si collocano ad un livello differente della catena di produzione o di distribuzione (es. accordi di distribuzione, fornitura e, dunque, anche al franchising) e sempre che le imprese non superino una determinata quota di mercato.Il Regolamento prevede, tuttavia, che certe clausole dei contratti siano da co
La continua evoluzione dei sistemi di promozione di prodotti e servizi su Internet pone nuovi problemi in relazione all’uso dei marchi e, in particolare, dei marchi altrui. Nell’articolo pubblicato sul magazine Beesness, approfondiamo il tema del keyword advertising effettuato utilizzando come parole chiave i marchi altrui, con alcune riflessioni sul caso Interflora e spunti di ordine pratico. Social share
Il Tribunale di Rimini (sentenza 872/2012) ha rigettato la domanda di revocatoria fallimentare della Longoni Sport SpA in amministrazione straordinaria (Gruppo Giacomelli), avente ad oggetto pagamenti di fatture scadute per oltre 3,3 milioni di euro effettuati dalla società in bonis a un network internazionale composto da 250 negozi di articoli sportivi, assistito da Scarpellini Naj-Oleari & Associati. I giudici hanno infatti ritenuto che la procedura concorsuale, sulla quale gravava l’onere probatorio ai sensi dell’art. 67, comma 2, Legge Fallimentare non avesse fornito prove idonee
La Corte di Cassazione torna sul tema della responsabilità degli amministratori nella redazione del bilancio, nonché dell’efficacia di quest’ultimo nei confronti della società, dei soci e dei terzi creditori. I giudici di legittimità hanno ribadito il principio per cui il bilancio della società trae la sua validità ed efficacia dall’approvazione dell’assemblea; pertanto, esso è vincolante nei confronti dell’ente e dei i soci che lo abbiamo approvato o non tempestivamente impugnato e preclude loro la possibilità di contestare le poste in esso rappresentate, avendo i soci già manifestato –
Gli operatori retail e commerciali, sia italiani che stranieri, sembrano ben a conoscenza delle norme generali che disciplinano le locazioni a uso commerciale. Tuttavia nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che questa il più delle volte si dimostra lacunosa considerando che la Legge 392/78 (“Legge Equo Canone”) prevede diverse disposizioni inderogabili. Social share
L’uso dei segni distintivi sui social media (network, blog, microblog, siti di file sharing, etc.) è diventata questione di primissimo piano. Social share
L’apertura degli esercizi commerciali nelle giornate domenicali e festive è oggetto, oramai da un oltre un decennio, di un acceso dibattito, sia a livello politico sia a livello giurisprudenziale, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore del Legge Bersani (d. lgsl. 114/98) che avrebbe dovuto “liberalizzare” la materia del commercio. Social share
Tutti i contratti di distribuzione devono rispettare le regole stabile dal Reg. (UE) 330/2010 relativo agli accordi verticali. In particolare, esso si applica agli “accordi verticali tra imprese riguardanti l’acquisto o la vendita di beni e servizi” ossia agli accordi conclusi tra operatori che si collocano ad un livello differente della catena di produzione o di distribuzione (es. accordi di distribuzione, fornitura e, dunque, anche al franchising) e sempre che le imprese non superino una determinata quota di mercato. Social share
Il codice civile all’art. 2560, II comma, c.c. prevede che in caso di cessione dell’azienda, l’acquirente risponda in via solidale con il venditore per i debiti inerenti all’esercizio dell’azienda, se essi risultano iscritti nei libri contabili obbligatori. Si tratta di norma inderogabile, che quindi opera non solo indipendentemente dalla volontà delle parti della compravendita (venditore e acquirente), ma che non può essere evitata da queste ultime nemmeno se nel contratto viene pattuito il contrario o qualcosa di diverso. Più spesso di quanto non si immagini, infatti, capita di leggere claus
Il Tribunale di Milano ha vietato ad una società attiva nel settore della grande distribuzione di prodotti cosmetici e parafarmaceutici di utilizzare il proprio marchio comunitario anche se depositato prima di quello, identico, del concorrente. A dire del Tribunale, infatti, la registrazione anteriore era stata richiesta in malafede, essendo la società a conoscenza della imminente registrazione dello stesso marchio da parte di un suo diretto concorrente. La vicenda processuale trae origine da un ricorso cautelare depositato dalla società F. avanti il Tribunale di Milano per ottenere il sequest